Sabato 18 Febbraio 2012 ore 21.00
PORNOBBOY
a cura dei Babilonia Teatri
GULLIVER EVENTI SPECIALI
2° Appuntamento della rassegna “Comunicazione e Potere”
Dopo lo spettacolo gli attori e autori della sceneggiatura teatrale condurranno il FORUM con il pubblico.
Piccola rassegna stampa
L.VIDO, La parola irrivente è una Babilonia tutta da ascoltare, Il Giorno, 04/10/2009
Il CRT, Centro di ricerca teatrale guidato da Sisto della Palma, affida l’apertura di stagione a una compagnia veronese: Babilonia Teatri. E fa bene. Tre gli spettacoli proposti, a cominciare da quel «made in italy», vincitore del Premio Scenario 2007, che già nella scorsa stagione, e sempre nella sala di viale Alemagna, aveva conquistato (positivamente), il pubblico milanese. In questi giorni Enrico Castellani, Valeria Raimondi e Ilaria Dalle Donne sono impegnati nella loro ultima produzione, «Pornobboy», ovvero parole del nostro tempo. Cinquanta minuti nei quali i tre, immobili al centro della scena, bombardano il pubblico con un’infinita litania di parole, perlo più tratte dai quotidiani, e spesso alla stampa dedicate. Uno spaccato, impietoso e, atratti, volgare, come volgare è il nostro tempo, che se, all’inizio, può anche disorientare il pubblico, alla fine conquista e ipnotizza. Ce n’è per tutti e per tutto: dal «padano» vouyer del sangue, dal politico all’intellettuale. E non mancano, ovviamente, il sesso e gli espliciti riferimenti. Sino a esserne, i tre, letteralmente sommersi in palcoscenico. Ma è colpa nostra, è la realtà che ci trasforma, è il continuo bombardamento mediatico, che ci ha reso vouyer macabri e pornografici. E così vogliamo sapere tutto, anche quello che si fa ma non si dice. Quello che ha reso nuova e interessante la compagnia Babilonia Teatri, con «made in italy», lo si è rivisto anche in «Pornobboy»: una sorta di negazione della recitazione per «portare, anche in teatro, una nota di verità, per essere credibili». E spiazzanti. Operazione riuscita sia nel primo che nel secondo caso. Ora resta da vedere come la Compagnia sarà in grado di «crescere», per rinnovarsi. E la «svolta» già si annuncia con il terzo, e ultimo, spettacolo della mini-rassegna al Crt: «Pop Star», altra novità milanese dei tre veronesi, questa volta in scena anche Mauro Faccioli, che li vedrà, per la prima volta, non essere solo voci ma anche personaggi, se pure a modo loro. «Vomiteremo le nostre storie, come in un thriller, sino al finale, tenero e crudele, commovente e splatter, nel quale tutto verrà sacrificato, anche la vita, in nome della fama e del successo». Consigliato
M. POLI, Ben calibrato il mantra di Pornobboy, Il Corriere della Sera, 02/10/2009
Tre attori immobili sullo sfondo di un cartellone pubblicitario composto da vari manifesti del loro spettacolo «Pornobboy» si lanciano in una invettiva-litania sarcastica e pungente che ha per tema la pornografia delle parole e delle immagini che quotidianamente ci riempiono occhi e orecchie con implacabile volgarità: il linguaggio dell’informazione, per i «Babilonia Teatri», gruppo di straordinario interesse, è autentica pornografia. Del resto cos’altro sono le mezze verità, le verità pilotate, le grossolane semplificazioni, l’insistere su scandali rosa e su delitti con morbosa solerzia in un linguaggio, parola e immagine, degradato e corrotto che sicuramente favorisce lo scadimento culturale e etico di una società? Titoli di giornali, brani di articoli, fatte, luoghi comuni, evocazioni di trasmissioni televisive dove si disquisisce sui dettagli macabri e più sgradevoli di delitti e fatti luttuosi, si intrecciano in un gioco linguistico agghiacciante, ben calibrato e ben recitato, in un mantra terrificante senza intenti né moralistici né predicatori, finché da un marchingegno fallico sospeso nel cielo del teatro cadrà una schiuma bianca sommergendo i bravissimi Valeria Raimondi, Enrico Castellani Ilaria Dalle Donne e con loro tutta la nostra società dal linguaggio malato di cinico opportunismo.