Ciro Maiocchi
A proposito di lui …………….
Nasce nel 1956 in un paese della bassa mantovana, Suzzara, dove frequentò la scuola di agraria e si appassionò alla politica attiva. Nel 1973 a 17 anni era militante della Fgci,poi nel 1981 diventa sindacalista per la CGIL. Tutt’ora svolge questo ruolo. La passione politica ha segnato molta parte del suo vissuto. Ha scelto il sindacato come una missione totalizzante e viste le degenerazioni subite dalla sinistra in Italia ha abbandonato progressivamente l’interesse per l’impegno di partito. Dal 2000 infatti non è più iscritto a nessun partito.
Nonostante la politica e il lavoro costituiscano ancora oggi il tratto determinante della propria esistenza, Ciro ha sempre tenuto aperta la porta della creatività…..Per lui creatività è sinonimo di libertà…..le arti, il disegno, la scrittura, il lavoro con le mani: il CREARE è il dominus dei suoi hobby ancora oggi pur avendo superato la soglia dei sessant’anni. Fare un castello di sabbia o costruire oggetti misteriosi di lego, costruire vascelli, dare senso a pezzi di legno contorti significa per Lui aprire la mente a percorsi fantastici, onirici……tramutare l’irreale nel reale…….in qualcosa che si può toccare, sentire, annusare.
Ancora oggi la sua mente viaggia a cercare un vecchio furgone Type H del 1947 Citroen da sistemare per poi partire e andare a zonzo per il mondo; o fare disegni su come costruire una barca di giunco per andare sul fiume Po, come andavano gli antichi sul Nilo…oppure fare disegni su disegni e studiare ore e ore per costruirsi una casa al 100% ecologica, senza armature…. la casa più bella che possa esistere …. una casa in paglia;
si incanta di fronte ad una vecchia casa colonica con la stalla dal soffitto a volte: “si potrebbe ristrutturare e farci una trattoria come quelle di una volta dove si mangiano cibi genuini e ci si trova con gli amici a chiacchierare e …..”
perde il sonno sulle cartine geografiche a studiare il percorso migliore per andare a piedi verso la foce del Po, zaino in spalla, camminando sulla riva del fiume ………..
Non passa giorno senza che la sua fantasia spazi in lungo e in largo: come avrete capito è un grande sognatore!
I suoi sogni e la sua creatività però non restano sempre e solo nella sua mente o nelle confessioni di un momento, ma passano attraverso la concretezza del fare.
Con l’aiuto dei più svariati prodotti di scarto (metalli, legno, plastica….) le sue mani danno vita a personaggi strani, animali , volti robottiani e figure metafisiche.
Questi rifiuti diventano materiali preziosi e rendono unici i lavori di Ciro, unendo in un unico processo creativo arte e riuso. Le motivazioni che portano l’artista ad usare materie povere e di recupero passano anche da una scelta anti-consumistica e da una forte sensibilità verso uno stile di vita ecosostenibile: facendo rivivere oggetti abbandonati ci porta a guardare le cose da un nuovo punto di vista e a rivalutare in una nuova veste ciò a cui, fino a poco prima, non rivolgevamo nessuna attenzione.
Tutte le sue opere vengono dette “sporche d’ambiente”, sono esposte perennemente all’aperto, nel giardino di casa. Per Lui la forza della natura, il sole, l’aria, il vento, la luce, la pioggia, i mutamenti climatici devono poter rideterminare un nuovo senso dell’opera umana. (solo in questo caso oggi le trovate al chiuso)
Ha esposto al Mauriziano di Reggio Emilia nel Maggio 2017 e a Gualtieri dal 2014 nel giardino di casa esposte a tutti.