Domenica 18 Dicembre ore 17.00
Al via il primo Concorso di Soggetto e Sceneggiatura.
Per la prima volta il circolo Gulliver, dopo il successo del Festival dei Corti, affronta una nuova e sperimentale sfida: fare emergere talenti d’idee e scrittura. Il tema è ancora Tempo.
La serata sarà accompagnata con musiche dal vivo e coreografie a cura della scuola locale “Arte, Musica e Spettacolo” e dell’associazione “Free Art Academy a.s.d.”.
Il tutto fa da cornice alla lettura dei soggetti ad opera di Marco Cavalli insegnante e attore di teatro della scuola “Cantida” di Guastalla Circolo I Maggio.
Nonostante sia la prima edizione, sono arrivate numerose sceneggiature da tutta Italia, frutto anche della popolarità del Festival dei Corti.
L’evento culminerà domenica 18 dicembre alle diciassette quando la giuria premierà la sceneggiatura vincente.
OPERE IN CONCORSO
- Mani rosse di Francesco Filippi (Bologna)
- Dannate caramelle di Alessio Angelico (Siracusa)
- Cinque pollici e un quarto di Massimo Vavassori (BERGAMO)
- Per sempre di Giancarlo Buzzi (Varese)
- Greta di notte di Angela Gianmatteo (Roma)
- Liberi tutti di Benedetto Pace (Enna)
- Itaca lontana, irraggiungibile … di Vincenzo Pandolfi (Milano)
- La proprietà dell’acqua di Vincenzo Pandolfi (Milano)
- Mucche nel tempo di Vincenzo Pandolfi (Milano)
- Pescatori di Federico Beltrami (Mantova)
- Absolute di Paola Frediani (Roma)
COLLABORAZIONI
La Scuola
“Arte Musica Spettacolo”
di Dosolo
la puoi contattare
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1 comment
Mara Saccani says:
dic 7, 2011
Il Concorso per soggetto e sceneggiatura promosso dal Circolo Culturale Gulliver di Dosolo è rivolto a tutti coloro che hanno la passione per la scrittura e per il cinema e al contempo sono dotati dell’abilità di ideare e raccontare storie dalla spiccata originalità.
Cosa è una storia? E’ una forma di comunicazione che esprime il codice drammaturgico. Il codice drammaturgico è la descrizione in forma d’arte del percorso evolutivo di un individuo/personaggio. L’origine della storia sta quindi nella premessa drammaturgica, da essa deriva tutto il resto: personaggi, tema, simboli, trama. Se la premessa è debole anche la storia lo sarà. Facciamo un esempio con un film conosciuto da tutti: Il padrino. La sua premessa drammaturgica è la seguente: Michael Corleone, figlio minore di una famiglia mafiosa si vendica di coloro che hanno sparato a suo padre e diventa il nuovo padrino.
Lo sceneggiatore inventa personaggi ed azioni ma non si limita a raccontarli: li seleziona, li collega e costruisce momenti di grandi intensità, dotati di una carica emotiva capace di creare quel legame empatico che fornisce, a chi legge prima e a chi guarda il film dopo, l’illusione di vivere quell’esperienza in prima persona…