Il film racconta alcune novelle del Boccaccio, cui fanno da legame, nella prima parte, la storia di Ser Cepperello che, ingannando un prete con una falsa confessione, si vede trasformato in Ser Ciappelletto e adorato come santo, nella seconda, un pittore impegnato in un affresco, Andreuccio, si fa derubare di tutti i suoi soldi da una giovane che si finge sua sorellastra, per poi ritrovare la fortuna spogliando dei suoi gioielli la salma di un vescovo. Spacciandosi per sordomuto, Masetti viene accolto in un convento di suore, dalle quali si lascia sedurre, per poi crollare esaurito. Lisabetta, cui i fratelli hanno ucciso il giovane amante, taglia la testa al cadavere per conservarla in casa sotto una pianta di basilico. Caterina e Ricciardo, dopo essersi amati, vengono uniti in matrimonio dagli stessi compiaciuti genitori della giovane. Tingoccio torna dall’aldilà per rivelare al timorato Meuccio che far all’amore non è considerato un peccato. Fingendo di volerla trasformare in cavalla, Danno Gianni si gode la moglie di un ingenuo contadino. L’infedele Peronella induce il marito a entrare in una giara, per impedirgli di scoprire il suo amante, al quale subito si concede. Cineforum con Stefano Prandini Docente di Storia e Filosofia.
Regia Pier Paolo Pasolini
Con Franco Citti, Ninetto Davoli, Pier Paolo Pasolini
Anno: 1971
Paese: Italia, Francia, Germania Occidentale
Durata: 114 min