Che cosa si nasconde dietro la genesi poetica di un disco, pietra miliare della cultura musicale del Novecento? Da cosa nasce quello sguardo poetico sugli “scartati del mondo” in cui risuonò il vangelo laico di De André? Il pianeta Faber, pur così frequentato, è ancora suscettibile di scoperte e merita di essere continuamente rivisitato.Ogni sua raccolta discografica, infatti, è a tal punto ricca di riferimenti letterari e musicali da rendere il suo repertorio un’«opera aperta», come la definì Umberto Eco.
Ancora oggi, quell’opera indimenticabile non smette di affascinare le giovani generazioni ed è ancora capace di interrogare le coscienze.
Ne parliamo in sala con gli autori:
Brunetto Salvarani, teologo e saggista, è considerato uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico e interreligioso. Intellettuale poliedrico, appassionato di musica,
Odoardo Semellini, operatore culturale presso il Comune di Carpi, esperto di cantautori e di fumetti, con B. Salvarani ha scritto Di questa cosa che chiami vita. Il mondo di Francesco Guccini (2007) e con Claudio Sassi Francesco Guccini in concerto (2011) e Il maggio di Fabrizio De André (2012).
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.