Sabato 3 e Domenica 4 Dicembre ore 21.15
Tomboy
Regia di Céline Sciamma
82′ - Francia 2011
Con: Zoé Heran, Malonn Lévana, Jeanne Disson, Sophie Cattani
Laure, 10 anni, é appena arrivata in un nuovo quartiere di Parigi con i genitori e la sorella più piccola, Jeanne. Un po’ per gioco, un po’ per realizzare un sogno segreto, Laure decide di presentarsi ai nuovi amici come fosse un maschio, Mickaël: il modo in cui si veste e si pettina, l’impeto con cui si azzuffa e gioca a calcio, non sembrano lasciar dubbi sulla sua identità e Mickaël è accettato nella comitiva.
L’inizio della scuola però è dietro l’angolo e …
1 comment
Mara Saccani says:
nov 25, 2011
Céline Sciamma nasce nel 1978 e cresce nella periferia di Parigi in una famiglia di origine italiana. La regista, qui nella sua seconda opera, crea suspense senza banalità e l’elemento inaspettato è che lo spettatore si identifica via via in uno o nell’altro dei personaggi, regredisce all’infanzia, approva o dissente, in una reazione a catena senza limiti perché infinite sono le esperienze originali di chi va a vedere il film. Nel procedere tenero e acuto del racconto emerge anche l’elemento politico perché tende all’abolizione dei pregiudizi e della «normalità». Tomboy ha vinto il Teddy Award all’ultimo Festival di Berlino e ha trionfato al 26° Torino GLBT Film Festival, ottenendo il premio del pubblico come miglior lungometraggio e il premio Ottavio Mai, massimo riconoscimento assegnato dalla giuria “per la maestria, la sensibilità e la leggerezza, ma anche per la profondità con cui viene trattato il tema dell’identità sessuale nel tempo dell’infanzia”. LA CRITICA IN FRANCIA Un film di regia pura, che riafferma una verità troppo spesso trascurata: è dal cinema, non dalle situazioni in sé, che nascono le emozioni. Tomboy attraversa il cielo come un meteorite la cui superficie brilla di luce propria. Questo film ha la purezza di un diamante. Pascal Mérigeau, Le Nouvel Observateur
Storia ludica del desiderio di travestimento di un ragazzo mancato, Tomboy vira lentamente verso una tenera suspense, trasformandosi infine in una riflessione sull’identità, sulla libertà di scegliere la propria vita, sul modo in cui gli altri ci guardano e determinano la nostra felicità, ci separano, ci condannano, ci riconducono alla normalità. Jean-Luc Douin, Le Monde
Tomboy è un film dolce, austero e solare al tempo stesso. Tutto funziona alla perfezione. Dal ritratto dei ragazzini a quello della famiglia di Laure. Céline Sciamma ha 30 anni ed è incredibilmente dotata. Si applaude e se ne chiede ancora. Emmanuèle Frois, Figaroscope