Il Circolo Gulliver esprime la sua piena soddisfazione per la riuscita dell’ultimo evento dedicato a “Cinema e paesaggio”. Nello statuto del nostro Circolo all’art.2 si dichiara che lo scopo della nostra associazione è di “…promuovere la cultura mediante: proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali, concerti, dibattiti, incontri con esperti, produzione di materiali audiovisivi, mostre, installazioni artistiche…”.
L’impegno per la riuscita di questa rassegna, fondata sulla formula “immagini e approfondimento”, è stato considerevole ma onorato e ripagato sia dalla presenza sempre numerosa del pubblico che dagli attestati di stima.
Domenica 6 novembre 2011 la sala era gremita, il pubblico attento ha rivolto ai relatori domande di sostanza; molti hanno continuato ad intrattenersi con i relatori anche oltre l’orario previsto, abbiamo chiuso il teatro alle 20.30. I contributi visivi e sonori sono stati efficaci; i relatori, preparati e generosi, hanno interpretato fino in fondo il disgusto che tutti quanti proviamo per ciò che sta accadendo al territorio. Alle istituzioni presenti in sala, l’amministrazione comunale di Dosolo era al completo, e a quelle assenti, crediamo che sia giunto un chiarissimo messaggio: “è ora di smetterla di saccheggiare l’ambiente di vita”.
Se Marshall McLuan diceva che “il Medium è il messaggio” qui è il caso di dire che ” il pubblico/popolo è stato il messaggio”, con questa rassegna Gulliver ha intercettato il bisogno di conoscenza su una tematica di scottante attualità come quella della tras/de/formazione del paesaggio.
A questo proposito il Circolo vuole ricordare i numeri di tutta la rassegna:
- 1° evento 7 dicembre 2010 dedicato ai tumultuosi cambiamenti prodotti dal boom economico sulla nostra penisola con “Qui finisce l’Italia” il film di Gilles Coton commentato da Roberto Chiesi, responsabile della Cineteca di Bologna. Pubblico presente in sala 85 persone.
- 2° evento 20 febbraio 2011 dedicato alle tradite speranze per uno sviluppo sostenibile sulla Pianura Padana ed in particolare all’asse di territorio percorso dal fiume Po e dalla storica arteria viaria della via Emilia con il film “Dal fiume al mare” di Nino Criscenti presente in sala con: Dott. Annalisa Masselli della Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia, Prof. Eugenio Camerlenghi agronomo, Alessandro Scillitani regista e Davide Sorte fotografo. Pubblico presente in sala 78 persone.
- 3° evento 20 marzo 2011 dedicato al paesaggio dell’abbandono e alle ipotesi di un suo recupero con il film “Case Abbandonate” di Alessandro Scillitani presente in sala con: Davide Papotti geografo, Eugenio Camerlenghi agronomo e la Lega di Cultura di Piadena. Pubblico presente in sala 75 persone.
- 4° evento 6 novembre 2011 dedicato alle azioni e alle buone pratiche per fermare il consumo di suolo con il film “Il suolo minacciato” di Nicola Dall’Olio presente in sala con Domenico Finiguerra il sindaco “salmone” di Cassinetta di Lugagnano (MI). Pubblico presente in sala 98 persone.
Al Circolo sono giunte le lettere di stima da parte degli esperti Roberto Chiesi, Eugenio Camerlenghi, Nino Criscenti e dall’Assessore provinciale alla Cultura Francesca Zaltieri, infine, ma non per ordine d’importanza, sono giunte anche le congratulazioni da parte di gente comune che con la rassegna “Cinema e paesaggio” ha dichiarato di aver ricevuto un utile contributo per meglio comprendere questo nostro complesso paese.
Dosolo, 8 novembre 2011
Mara Saccani per il Circolo Gulliver
1 comment
Mara Saccani says:
dic 10, 2011
In Italia esistono innumerevoli realtà che affermano un medesimo grido di allarme: occorre arrestare lo scriteriato consumo di suoli fertili e boschivi dal dilagare di cemento ed asfalto.
Alberto Asor Rosa e la Rete dei Movimenti dei Toscani, Carlo Petrini e Slowfood, Eddyburg, Edooardo Salzano e la Rete dei Movimenti Veneti, il Movimento e la campagna nazionale per lo Stop al Consumo di Territorio, Domenico Finiguerra Sindaco di Cassinetta di Lugagnano e tutti gli Amministratori dell’Associazione dei Comuni Virtuosi, la Rete del Nuovo Municipio, il Comitato per la Bellezza, il Movimento Decrescita Felice, Mountain Wilderness, Salvatore Settis, Luca Mercalli, le reti delle Liste Civiche, le Organizzazioni agricole e della cultura contadina, gli Osservatori del Paesaggio, Italia Nostra, Fai, Legambiente, Wwf, Pro Natura e centinaia di altre organizzazioni e comitati hanno, in realtà, chiaramete dimostrato che esiste una strada concreta alternativa al “modello attuale”: si può gestire un Comune anche facendo a meno degli oneri di urbanizzazione derivanti da nuove edificazioni. E’ un risultato che si può ottenere se i cittadini “comuni” vengono ammessi ai tavoli decisionali e se la “crescita zero”urbanistica diviene il frutto di una concertazione attenta e condivisa.
LE AZIONI DA INTRAPRENDERE
In primo luogo, proponiamo un’azione collettiva: la richiesta tassativa ed urgente ad ognuno dei Comuni italiani di effettuare un censimento della totalità degli edifici pubblici, industriali, artigianali, commerciali, agricoli presenti in ciascun territorio e così monitorare con certezza il totale di quelli non abitati/utilizzati. Durante questa fase censuaria, è necessario che tutti i Piani Regolatori/Piani di Gestione del Territorio vedano la ”moratoria”(ovvero il blocco) di tutte le pratiche edilizie che prevedono il consumo di nuovo suolo fertile, agricolo, boschivo; a tale proposito una proposta di legge d’iniziativa popolare è allo studio ed andrà “affinata” in modo collettivo. Una volta raccolti i dati, in ciascun Comune sarà così possibile analizzare la situazione urbanistica alla luce di dati esatti sull’offerta edilizia già esistente attraverso tavoli di progettazione che vedano la partecipazione di amministratori, tecnici comunali, singoli cittadini, associazioni e forze economiche. Uscendo così dalla logica delle percezioni, per entrare in una determinazione progettuale basata su esatti parametri.
COME ADERIRE ALL’APPELLO
Il Forum italiano “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, è, a nostro parere, prioritario e può perfettamente rispondere alle istanze che da più parti, in questi ultimi mesi, sono state sollecitate anche attraverso la stampa nazionale.Invitiamo i singoli cittadini e ogni Organizzazione (sia nazionale e sia locale) a dichiarare da subito la propria disponibilità a fare parte del costituendo Forum italiano “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, prima azione necessaria per consentire le fondamentali premesse ad una incisiva azione a livello nazionale.
Si può aderire sul sito web: http://www.salviamoilpaesaggio.it