di Cristian Mungiu
Romania, Francia 2012, -155’-
con: Cosmina Stratan, Cristina Flutur, Valeriu Andriuta
Alina torna dalla Germania per riabbracciare Voichita, l’amica del cuore dei tempi dell’orfanotrofio. È disperata e vuole portare via con sé l’unica persona che abbia mai amato e da cui sia mai stata amata. Il problema è che, nel frattempo, Voichita è entrata in convento e non sembra disposta a rinunciare a Dio. Alina pur di restare al fianco del suo amore, decide di seguire la sua scelta radicale. Ma naturalmente la situazione dall’equilibrio molto precario è destinata a esplodere. Anche per via dell’intransigenza del Pope del convento.Ispirato a un fatto di cronaca che ha fatto molto scalpore in Romania.
Eppure la cronaca è solo il pretesto, per porre una serie di questioni decisive, semplicemente facendole emergere dalle azioni e dai comportamenti dei personaggi. Alina, Voichita, il Pope, la Madre superiora, le altre sorelle. Tutte figure di qualcosa, un’idea, un sentimento, che al contatto con l’altro, entrano inevitabilmente in una zona di conflitto, in una crisi. La passione, la pietà, l’intransigenza che è il punto estremo dell’indifferenza. Beyond the Hills è lo scontro tra l’incontinenza del desiderio e la radicalità di una scelta di rinuncia, di un fanatismo amoroso che non è poi così dissimile da quello religioso. Racconta l’impossibilità di declinare la propria vita sull’altro, l’assurdità di un’ortodossia incapace di accogliere l’eccezione, la profonda estraneità della passione rispetto a un sistema sociale rigidamente preordinato a un funzionamento senza scosse. L’istituzione religiosa, quella sociale (la polizia, l’orfanotrofio), la famiglia appaiono, nonostante tutto, sostanzialmente indifferenti al destino del singolo. Indifferenza che, forse, assomiglia a quella della macchina da presa, dell’obiettivo che registra la vita, proiettandola già oltre la realtà, nello spazio recintato di un set clausura, dove tutto si muove su un piano – campo ideale.
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Premio per la Migliore Sceneggiatura e le Migliori Attrici al Festival di Cannes 2012
Solo Sabato, dopo il film, FORUM alla presenza del Prof. Carlo Prandi
(Docente di Storia delle religioni alla Fondazione “Bruno Kessler di Trento)