Si è conclusa con un brindisi di vino rosso la serata di domenica 28 ottobre 2012 dedicata all’opera prima di Marco Righi “I giorni della vendemmia” . Il Circolo Gulliver con questo evento ha voluto ampliare la serata dei cortometraggi ospitando un regista che, ad appena 26 anni, è passato dalle opere brevi al lungometraggio . Il Presidente,Umberto Ferrari, nel condurre l’incontro ha posto l’accento proprio su questo aspetto per conoscere l’esperienza del protagonista dalla sua viva voce.
La storia de I giorni della vendemmia è ambientata nella profonda Emilia, terra di vino e di passioni politiche, religiose e carnali. Quella di Elia, il protagonista, è la classica famiglia catto-comunista, con madre fervente cattolica (non a caso i figli che si chiamano Elia e Samuele la definiscono “in verità vi dico”) , un padre marxista (che i figli avrebbe voluto chiamarli Palmiro ed Enrico) silenzioso e schivo, e la nonna (la nonna vera del regista) a cui il copione riserva la battuta più bella, più sintetica e saggia del film, la frase finale destinata alla frivola, smaliziata e disinvolta coprotagonista femminile.
Quella di Righi è una regia che si concentra sui movimenti dei personaggi, sulle loro mani, sulle loro bocche e sulle numerose sigarette che fumano. Un approccio intimo e personale sottolineato da una luce che rimanda ad atmosfere reali e palpabili. Ingredienti indispensabili di una sintassi filmica che racconta in modo delicato l’educazione sentimentale di Elia adolescente.
Il numeroso pubblico e i rappresentanti dell’ente locale hanno accolto calorosamente il film e il regista , mostrando interesse per la genesi del soggetto cinematografico, per la post-produzione e per la tribolata distribuzione , visto che si tratta di cinema indipendente. Speriamo che Marco Righi non si pieghi alle richieste delle future produzioni, ma mantenga ed esplori ancor di più il proprio personale modo di raccontare storie capaci di emozionare.
Mara Saccani
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