Sabato 28 e Domenica 29 Gennaio 2012 ore 21.15
LE IDI DI MARZO
Regia di George Clooney
USA 2011 -98’
Con: George Clooney, Ryan Gosling, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood
GULLIVER EVENTI SPECIALI
1° Appuntamento della rassegna
“Cinema e Potere”
Il film racconta gli ultimi frenetici giorni della corsa per le primarie in Ohio, in cui un giovane addetto stampa viene coinvolto in uno scandalo politico che minaccia di compromettere la campagna elettorale, e finisce invischiato in una rete di intrighi, pericolose manipolazioni di veterani della casta e sedotto da una stagista. Il film è un’intensa storia di sesso, ambizione, lealtà, tradimento e vendetta, ambientato nel contesto del potere e della politica del mondo di oggi.
Solo Sabato, dopo il film, FORUM alla presenza del Prof. Roberto Mosconi (Professore di Storia e Filosofia)
1 comment
Mara Saccani says:
gen 10, 2012
Da anni George Clooney porta avanti una poetica artistica (sia come regista che come produttore e interprete) che rilegge insistentemente un’idea di cinema ideologicamente, eticamente e linguisticamente legata alla New Hollywood dei Settanta. “The Ides of March”, quarto film a quasi quattro anni di distanza dal divertente ma sostanzialmente non riuscitissimo “In amore niente regole”, è il suo lavoro che, assieme a “Goodnight and Goodluck”, mostra apertamente il rigore del solido cinema di impegno civile, fatto di indagine drammaturgica, recitazione e controllo della materia visiva, collegandosi apertamente alle opere di Alan J. Pakula in primis (ed è arrivato probabilmente il momento di sottoscrivere quanta influenza abbia avuto questo sottovalutato cineasta sul cinema americano degli ultimi dieci anni), ma anche di Redford e Warren Beatty. Alla stregua del bellissimo “Tra le nuvole” di Jason Reitman, anche quest’ultimo Clooney si presenta come opera capace di raccontare l’oggi, il presente di un’America grigia che ha definitivamente perso la propria innocenza e l’idealismo dei Padri fondatori. Amara riflessione sul cinismo e gli affari sporchi della politica americana, ancor più preziosa perché interna alla frangia politica (il Partito democratico di Kennedy, Clinton e Obama) notoriamente più progressista e aperta all’integrazione e al “sogno”, il film filtra le proprie inclinazioni pessimistiche attraverso la figura di Stephen Meyers (Ryan Gosling, anche stavolta in parte), talentuoso addetto stampa di Mike Morris, il Governatore democratico possibile nuovo candidato alla Presidenza…
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